Il Venerdì di Passione, dalla Chiesa di S. Antonio da Padova, sita in piazza Luigi di Savoia, nella parte nuova di Bari, esce la processione della Addolorata, organizzata dall’Arciconfraternita di Maria SS. della Pietà e di S. Antonio, eretta canonicamente nel 1936 e riconosciuta civilmente il 17 novembre 1944.
Così come accade in quasi tutte le località pugliesi, in questa giornata per le vie di Bari viene portata in processione la Sacra Immagine della Madonna Addolorata che, secondo il sentire popolare, vaga sconsolata per le vie di Gerusalemme alla ricerca del Figlio.
A Bari la devozione ai Dolori di Maria Santissima è sempre stata molto sentita, tanto che l’Addolorata è stata anche patrona della città dal XVIII secolo al 1963, allorquando il Vescovo Mons. Enrico Nicodemo decise di sopprimere i solenni festeggiamenti perchè erano diventati troppo dispendiosi per la diocesi.
Nei sette giorni precedenti la processione si svolge il Settenario in onore di Maria SS. Addolorata, che consiste nella recita del S. Rosario meditato, seguito dalla celebrazione della S. Messa e dalla supplica alla Vergine.
In questa occasione la statua della Madonna, realizzata nel 1827 dal maestro scultore terlizzese Giuseppe Volpe, viene spostata dalla sua abituale collocazione e trasferita su un trono a dir poco monumentale, allestito sul lato sinistro del “Presbiterio”.
La Beata Vergine è rappresentata nella maniera classica, rivestita di un elegante abito nero, col capo ricoperto da un velo di pizzo ugualmente nero e sormontato da una caratteristica aureola con motivi floreali che si ritrovano anche in quella delle Addolorate che figurano nella processione dei Misteri di S. Gregorio e della Vallisa; la mano destra è posata sul seno, trafitto da un pugnale in argento, mentre la sinistra regge un fazzoletto bianco ricamato con fili dorati.
Fino al 1968 la processione è sempre uscita la mattina, ritirandosi in tarda serata, dopo aver compiuto la visita a tutte le chiese di Bari.
A partire dal 1969 un decreto dell’allora Vescovo Mons. Enrico Nicodemo stabilì che non dovessero più svolgersi processioni in tutta la città, fatte salve quelle del “Corpus Domini”, di “San Nicola”, dei “Misteri” e della “Addolorata” che però non sarebbe più uscita nella mattina ma nel primo pomeriggio.
Fu anche modificato il percorso e conseguentemente la visita alle chiese, che rimase limitata a quelle dei quartieri Madonnella, Murat, Bari Vecchia e Libertà, per lo più sede di Confraternite.
A distanza di ben quarantaquattro anni, nel 2013 la vecchia tradizione è stata ripresa e pertanto la processione esce nuovamente alle ore 10.00 del mattino e si ritira intorno alle ore 22.00.
Il giornalista Felice Blasi, su il CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.it del 31 marzo 2010, cita ancora una volta il Fanelli che così descrive la processione della Addolorata:
«Quello che accade all’uscita dell’Addolorata dalla chiesa di Sant’Antonio da Padova è impressionante. Persone semplici, senza istruzione, pregano in dialetto antico con un pathos e una sofferenza altissimi. Quando la statua arriva a Bari vecchia le porte dei sottani, dei bassi, e tutte le finestre, vengono spalancate, quasi ad invitare la Madonna ad entrare in casa, mentre le donne lanciano grida di dolore».
La processione percorre un itinerario quasi sempre uguale, salvo piccole variazioni che possono intervenire di anno in anno. Con riferimento all’anno 2013, il percorso processionale è stato il seguente:
Chiesa di S. Antonio da Padova (ore 10.00) - piazzetta S. Antonio - piazza Luigi di Savoia - via Carulli - piazza Madonnella - corso Sonnino - via Cardassi - via Beatillo - via Melo - strada S. Benedetto (Chiesa di S. Michele - Confraternita di S. Michele) - strada de’ Gironda - via degli Orefici - piazza Mercantile - strada Palazzo di Città (Chiesa di S. Anna - Confraternita di S. Anna) - corte del Catapano - piazza S. Nicola (Basilica di S. Nicola) - piazzetta 62 Marinai - via delle Crociate - strada del Carmine - strada S. Marco (Chiesa di S. Marco dei Veneziani - Confraternita di S. Antonio in S. Marco dei Veneziani) - strada del Carmine (Chiesa del Carmine - Arciconfraternita di Maria SS. del Carmine) - piazzetta Bisanzio Rinaldo - piazza dell’Odegitria - Basilica Cattedrale (ore 13.00).
In Cattedrale l’Addolorata sosta per un paio di ore prima di riprendere il suo lungo “cammino”.
Basilica Cattedrale (ore 15.00) - piazza Federico II di Svevia (Chiesa dei S.S. Medici - Confraternita della Santissima Trinità e Santi Medici) - via Attolini - strada Bianchi Dottula - strada Boccapianola - arco Giandomenico Petroni (Chiesa di S. Giuseppe - Confraternita di S. Giuseppe) - strada Sagges - via Filippo Corridoni - largo Chiurlia - strada Palazzo dell’Intendenza - strada S. Domenico (Chiesa di Maria SS. del Rosario in S. Domenico - Confraternita di Maria SS. del Rosario in S. Domenico), via Boemondo (Chiesa di Maria SS. degli Angeli - Confraternita di Maria SS. degli Angeli) - piazza Federico II di Svevia - via S. Francesco di Assisi - piazza Garibaldi (Chiesa di Maria SS. del Rosario in S. Francesco da Paola - Confraternita di S. Domenico) - via Francesco Crispi - via colonnello De Cristoforis (Chiesa di S. Carlo Borromeo) - corso Mazzini - via Trevisani - via Francesco Crispi - via Manzoni - via Putignani (Chiesa di S. Rocco) - via Sagarriga Visconti - corso Vittorio Emanuele II - corso Cavour - via Carulli - piazza Luigi di Savoia - piazzetta S. Antonio - Chiesa di S. Antonio da Padova (ore 22.00 circa).
Nelle chiese in cui entra, la statua della Madonna viene incensata al termine di un breve momento di preghiera officiato dal rettore o dal padre spirituale della confraternita ospitante.
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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto dal volume "La Settimana Santa dei baresi", Editrice L'Immagine, Molfetta, 2015.
- Foto a cura di Giuseppe Roppo.